Scegliere una maschera da apnea

Quale maschera da apnea scegliere? Quali criteri sono importanti e quali invece lo sono meno? Una miniguida per sfatare alcuni miti e per mettere a confronto i modelli più classici. Per i confronti sono stati misurati i volumi interni e l’estensione del campo visivo.

Rilievo dei campi visivi

I campi visivi sono un elemento molto importante nella scelta di una maschera. Sono stati disegnati appoggiando il viso, con la maschera, su un supporto appositamente preparato affinché mento e fronte rimangano sempre nella stessa posizione. A pochi centimetri dalla maschera è posto un foglio A4 su cui viene disegnato il bordo. Il risultato non è così preciso perché non è sempre facile fare il rilievo sui bordi ma fornisce già delle informazioni interessanti sui vari modelli e permette di capire a cosa ogni modello sia meglio adattato. Sui disegni del campo visivo è sempre rappresentato come riferimento quello della Lince della Cressi, il cui campo destro è colorato interamente e anche il campo visivo di un occhialino da nuoto che mostra un campo visivo laterale molto largo (tanto da uscire dal foglio). Le croci indicano approssimativamente dove si trovano gli occhi.

In futuro si vorrebbe provare un metodo meno empirico basato su una fonte di luce al posto della pupilla: il campo visivo sarebbe rilevato facendo il perimetro della luce proiettata su un foglio… ma non è per domani!

Rilievo del volume interno

Il volume interno è stato rilevato allagando la maschera e pesando l’acqua in essa contenuta. Sono state effettuate cinque misure con cinque gradi diversi di compressione sul viso in modo da poter valutare approssimativamente lo schiacciamento della maschera. In teoria più una maschera si può schiacciare sul viso e meno aria è necessaria per compensarla… ma le misure hanno rilevato differenze poco importanti.

Alcuni modelli a confronto

Iniziamo con presentare alcune maschere con le loro caratteristiche per poi parlare di volume interno, campo visivo e tenuta stagna. Esiste davvero una maschera migliore?

Lince della Cressi

È un modello con ampio campo visivo, in particolare verso il basso. Presa come riferimento per confrontare il campo visivo delle altre maschere anche se in futuro aggiungeremo il confronto anche con maschere più grandi. Nei disegni è rappresentata a destra con l’area colorata mentre a sinistra con solo il perimetro.

Il campo visivo della Lince è molto buono in alto come in basso. È rappresentato da un’area colorata per l’occhio destro e da un perimetro per quello sinistro. Anche lateralmente è buono ma molto meno di un occhialino da nuoto o di maschere ampie come la Sphera. È stato preso come campo di riferimento ed indicato su tutte le altre immagini di campi visivi di questo articolo. Viene sempre indicato per confronto anche il campo visivo di occhialini per il nuoto.

Viper della Mares

Maschera piccola, molto idrodinamica e senza telaio visibile. Molto ben fatta e ben aderente al viso benché senza linguetta interna lungo il bordo. Taglio un po’ aggressivo ma meno di altre maschere come la Zero. Il naso ha una zigrinatura che permette l’uso combinato di un tappanaso.

Comoda da portare e in più segna poco il viso se indossata a lungo. Regolazione della testiera comoda e veloce.

Il campo visivo della Viper (in rosso) è buono in alto e ai bordi. Carente invece verso il basso. Ottima maschera per il nuoto e l’apnea profonda.

Nano della Cressi

Una maschera piccola ma con lenti ravvicinate che mantengono un campo visivo ampio. Comoda da portare ma potrebbe avere una sagoma più morbida per segnare meno il viso. In genere le maschere Cressi potrebbero essere più morbide di silicone…

Il campo visivo della nano (in blu) è buono quasi come quello della lince (superficie piena) in particolare in basso e ai bordi. Anche verso l’alto non è male ma a causa del profilo più basso lo è un po’ meno. Ottima maschera per il nuoto e l’apnea.

Tana della Mares

Maschera dal silicone particolarmente morbido e delicato che lascia molto poco il segno: quella che lo lascia meno tra tutti i modelli provati. Meno idrodinamica e più grande rispetto ad altre maschere d’apnea.

Il campo visivo della Tana (in celeste) è buono in alto, abbastanza buono ai lati ma carente verso il basso. Ottima maschera per apnea poco profonda e prolungata.

Minima della Cressi

Maschera pensata per l’apnea pura e basata sugli occhialini da nuoto per ridurre il volume interno e aumentare l’idrodinamicità. È la maschera col volume minimo (52 ml se schiacciata contro il viso) e anche, in modo inatteso, con lo schiacciamento maggiore (33%).

Il campo visivo della Minima (in verde) è buono in alto verso il centro ma carente ai lati e molto carente verso il basso. Maschera adatta all’apnea profonda ma sconsigliata per snorkeling o altri tipi di apnea.

Altri modelli da testare prossimamente

Superocchio della Cressi

Maschera storica. Campo visivo non ancora disegnato.

Sphera della Technisub/Aqua Lung

Maschera particolarmente apprezzata da molti apneisti per il suo campo visivo laterale molto ampio. Le lenti curve deformano però il campo visivo e a non a tutti piace la sensazione che provoca.

X-Free della Mares

Un modello ispirato alla costruzione della Viper: idrodinamica e probabilmente con un ottimo campo visivo.

Micromask della Technisub/Aqua Lung

Un modello ormai classico, dall’ottimo campo visivo, con un volume molto ridotto e una buona idrodinamicità. A taluni può infastidire la pressione del telaio nella parte alta del naso (dipende dalla fisionomia).

Il mito del volume ridotto

Il confronto dei volumi delle maschere mostra tra la Minima (volume minimo minore) e la Tana o la Superocchio (volumi minimi maggiori) una differenza di 11 ml ciò che corrisponde al 21 % di differenza in più. A quote profonde questo volume può fare una piccola differenza ma in realtà per la maggior parte degli apneisti non d’agonismo è probabilmente un fattore di poco conto.

ModelloLinceMinimaNanoTanaViperSuperocchio
Peso [g]166115145154156165
Volume minimo [ml]625257636163
Volume medio [ml]746363.577.570.371.5
Volume massimo [ml]857877918087
Schiacciamento [ml]232620281924
Schiacciamento in %27%33%26%31%24%28%
Visione lateralexxxxxxxxxxxxxND
Visione in bassoxxxxxxxxxxND
Visione in altoxxxxxxxxxxxxxxND
Confort (personale)xxxxxxxxxxxxxxxx
Segni sul visoxxxxxxxxxxx
Tenuta stagna (personale)xxxxxxxxxxxxxxxxx
Idrodinamicitàxxxxxxxxxxx

x: scarso / xx: medio / xxx: buono / ND: dato non ancora disponibile

Quale scegliere?

Il campo visivo è il fattore con la maggior variabilità tra le maschere analizzate. Questo è un fattore molto importante per la scelta. Per l’apnea profonda non serve un gran campo visivo: la minima sarebbe quindi la migliore anche grazie al suo schiacciamento sul viso che riduce il bisogno di compensazione. Per pesca sub o l’apnea esplorativa l’ideale è una maschera con largo campo visivo: la Nano, la Lince o la Tana sono quindi quelle da preferire. Per un allenamento in piscina, dove si pratica soprattutto la dinamica, una buona visione verso l’alto (direzione di nuoto) è molto importante. La Minima o la Viper, sono quindi ben adattate con una preferenza per la Viper, che è anche molto idrodinamica.

Qual è la maschera migliore?

La maschera migliore non esiste. È indubbiamente una questione più personale. Qui non si dice nulla di nuovo: provate più maschere in negozio creando il vacuum e controllando come reagisce. Rimane ben salda al viso? Ha un buon campo visivo? Vi piace? Allora è quella giusta!